La ex attrice porno Sasha Grey non dimentica il rocker David Bowie

David Bowie è morto e tributi sono stati veloci ad arrivare. È che la sua influenza è stata globale e sarà difficile da cancellare. Sasha Grey ha condiviso sul suo account di Facebook un’immagine in onore di David Bowie, celebre cantante che è morto da poco. In questa foto il volto dell’ex pornostar appare simile a quello dell’icona della musica sulla copertina del suo album ‘Aladdin Sane‘, nel 1973, e che è apparso nelle presentazioni successive.

“Ci sono molte versioni di tutti noi. Questa versione di Bowie è stato il mio primo amore. L’artista, uno dei miei eroi. Condoglianze alla sua famiglia e alle persone care. Riposa in pace, David Bowie “, ha scritto Sasha.
Il rocker David Bowie è morto Domenica a 69 anni, è stato annunciato oggi in una dichiarazione sulla sua pagina Facebook: “10 gennaio, 2016: David Bowie è morto oggi in pace circondato dalla famiglia dopo una coraggiosa lotta contro il cancro nel corso di 18 mesi “.

Il figlio di David Bowie, il regista Duncan Jones, su Twitter, era distrutto nell’affermare che la notizia sulla morte del padre fosse vera. Inoltre ha anche postato sul social una foto di quando era piccolo e suo padre lo portava sulle spalle. Il cantante era sposato con la modella Iman Abdulmayid.
Considerato uno dei più grandi e più influenti musicisti degli ultimi decenni, David Bowie ha pubblicato l’ultimo album, uscito da pochissimo e che adesso sarà considerato come il suo testamento: “Blackstar” è andato in vendita il Venerdì, in coincidenza con il suo 69° compleanno.

Proprio nel nostro ultimo articolo parlavamo di quanto la musica fosse un potente mezzo per veicolare messaggi e di quanto ormai la commistione tra video musicali e porno gratis fosse forte e per spiegare ciò postammo per l’appunto un video musicale di David Bowie.

Video musicali o porno music?

Sembra passato un secolo da quando Donna Summer, nel 1977, scandalizzava con i suoi intonati mugolii, un pubblico ancora impreparato alla commistione tra musica e sesso. Sulle note di “I feel love”, Donna Summer lasciava immaginare, con la sua voce sensuale, molto più di quanto fosse ammissibile alla morale comune dell’epoca. Con l’andar del tempo anche gli ultimi tabù sono caduti e il connubio tra musica e sesso diventa sempre più stretto e intrigante.

La musica: potente veicolo di diffusione di messaggi

La musica è, senza dubbio, un mezzo potentissimo di aggregazione e di diffusione di messaggi finalizzati alla trasmissione di contenuti di vario tipo. Il linguaggio musicale è più immediato, diretto, non ha bisogno di particolari interpretazioni, è un universo condiviso e apprezzato che non fa differenze di etnie, sesso, identità sociali. I giovani rappresentano il bacino d’utenza più ampio, i destinatari della musica pop, techno e house, ma anche gli adulti che hanno superato da tempo gli “anta” non sono insensibili al fascino della musica.

Video musicali hard


I video rappresentano un prodotto commerciale che mira a presentare un brano sotto una particolare angolazione, in cui, oltre ai suoni, prevalgono le immagini, dominano le luci sfavillanti, gli sfondi paesaggistici e, sempre più spesso, scene di sesso talmente esplicite che rendono molto labile il confine tra video musicali e video porno italiani. Molti cantanti di ultima generazione come Rihanna, hanno inserito nei loro video evidenti richiami al sesso, ma anche altri della vecchia guardia come David Bowie non si sottraggono al richiamo prepotente di un business che mira a solleticare la curiosità del pubblico, infatti, il video della canzone “The next day” prevede l’accesso esclusivo a un pubblico adulto. Come si spiega questa tendenza sempre più diffusa? La realizzazione di video musicali hard risponde senza dubbio a una logica di mercato imperante, il video deve rendere immediatamente fruibile l’aspetto trasgressivo della realtà e le immagini si legano in modo inscindibile alla musica, che si imprime, così, nella memoria.

I video musicali che possono essere avvicinati ai video porno puntano principalmente sulla sensualità della figura femminile, un’icona del panorama musicale come Rihanna nel video “Poor it up” manda in visibilio i fan pronti ad associare le movenze aggraziate che mimano gesti esplicitamente sessuali alla musica accattivante. I video musicali con scene hard danno una scarica di adrenalina impareggiabile, facendo leva sul bisogno di evasione da una realtà piatta e senza scosse.

Il mestiere del gioielliere

Scuole per gioiellieri ne esistono, ma poche sono davvero famose e si trovano solo nel centro e nord Italia!

Il gioielliere è uno dei mestieri italiani secolari, per non dire millenari che oggi, 2016, ha sfortunatamente perso troppo del suo valore. Corsi per gioielliere e gioiellieri stessi desiderosi di tramandare la loro passione ce ne sono tanti in giro ma… purtroppo i veri appassionati, in una società altamente computerizzata e industrializzata, sono sempre più rari. Se soltanto nel secolo scorso contavamo migliaia di fiorenti attività di tal genere e conseguentemente rinomate accademie per futuri gioiellieri, oggigiorno ce ne sono soltanto poche centinaia, di cui a decine realmente producenti e fiorenti.

I giovani si avvicinano sempre meno a questo mestiere, forse per ovvie ragioni. Basti pensare che, secondo una ben nota corrente di pensiero, oggi un buon gioielliere puo’ arrivare a guadagnare, almeno per molti anni, soltanto un migliaio di euro al mese e solo se esclusivamente “ci sa fare”. Eppure resta ancora un’arte pregiata di cui non tutti riescono a farne a meno.

In molti licei, soprattutto nella città di Padova, tantissimi alunni hanno espresso il desiderio di imparare questa antica attività e di farsene un “ruolo per la vita”: accanto a sculture e opere prodotte dai ragazzi stessi, ci sono alcune manifatture in oro o metalli preziosi di una bellezza e originalità tali da fare pensare che saranno davvero gli orafi del futuro.

Ma tutto questo potrebbe non bastare: oltre ad avere un estro creativo e a una maestria nel dipingere e disegnare, i bravi orafi hanno anche bisogno di frequentare corsi di formazione per gioiellieri, affinchè la professione, di per sé fine e per certi versi “deliziosa”, possa svilupparsi al meglio nell’individuo predisposto, mettendo in luce tutta la magnificenza di questa meravigliosa forma d’arte.

Allo scopo, diversi enti soprattutto nel nord Italia, sono presenti proprio in questo. Tra i tanti, sono sicuramente da menzionare svariati istituti, nell’apprendimento e nel perfezionamento del mestiere soprattutto a Firenze, se vogliamo città magica dell’arte e preziosa di tante sculture e ornamenti rinascimentali. Ovviamente poi non mancano rinomate scuole specializzate anche in Liguria, Veneto, Lazio o Toscana. Insomma per chi viene da sud sicuramente, per inseguire il proprio “estro” ci sarà da spostarsi. Chiaramente, allontanarsi da casa per studiare ciò per cui si è seriamente portati ne varrà comunque la pena!